L’intervento riguarda il progetto architettonico e strutturale relativo alla demolizione e ricostruzione dei lotti SERIE 9 e SERIE 10 del Cimitero di Tavernelle di Ancona.

A partire dalle esigenze funzionali descritte dal Piano Regolatore Cimiteriale, il nuovo organismo si articola su due livelli e presenta una disposizione planivolumetrica completamente rinnovata rispetto allo stato attuale. I due lotti funzionali, sebbene strutturalmente distinti, sono interconnessi da una serie di percorsi e ballatoi che contribuiscono alla lettura del complesso come un unico elemento architettonico.

Partendo da forme volumetriche semplici il lotto SERIE 9 segue l’inclinazione del viale principale che la fiancheggia, aprendosi su di esso mediante un percorso coperto colonnato, situato al piano terra e direttamente accessibile dall’esterno. Diversamente da quanto accade nello stato attuale, al fine anche di snellire l’imponente massa volumetrica, il manufatto non si chiude nei confronti dell’ambiente circostante ma si relaziona con esso. Il lotto SERIE 10 invece, segue l’inclinazione dei fabbricati esistenti posti alle spalle del lotto di intervento.

Al livello superiore entrambe i blocchi, oltre all’area di tumulazione, prevedono spazi di cammino e di sosta, con affaccio sul ballatoio interno. Quest’ultimo, alla stregua di una moderna “peristasi”, è connotato dall’alternanza ritmica di pilastri e aperture attraverso le quali è possibile traguardare non solo il volume prospiciente, ma anche il patio centrale. Questo luogo, riservato e protetto, sorge al piano terra nello spazio circoscritto tra i camminamenti dei due edifici. Al suo interno, nel perimetro trattato a verde e ghiaia, sono posizionate delle sedute al fine di rendere la sosta ed il raccoglimento confortevoli per ogni tipologia di utente.

I volumi monolitici dell’intero complesso sono enfatizzati esternamente dall’uso del cemento a vista tinteggiato, in modo da esaltarne la matericità. Le cromie scelte rispettano il contesto storico rifacendosi a tonalità calde che richiamano il cotto ed il laterizio, materiali ampiamente impiegati anche nei padiglioni limitrofi di più recente realizzazione, reinterpretando in chiave moderna il dialogo con la tradizione.