ORAstudio è tra le Menzioni speciali per proposte innovative nell’ambito del concorso internazionale di architettura Reuse the Fortress — Villeneuve.
Dopo qualche tempo abbiamo deciso di tornare a sperimentare il nostro operato nell’ambito dei concorsi internazionali di architettura, ricevendo una menzione speciale per la nostra proposta denominata Fil d’argent.
“Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato (F.W. Nietzsche)”.
Il progetto, il cui scopo è il riuso della Fortezza Châtel-Argent in Valle d’Aosta, si fonda sulla ri-costruzione del margine: è concepito come un intervento etereo, misurato, che si manifesta attraverso l’innesto di elementi architettonici delicati e trasparenti che integrano e rafforzano il perimetro, conferendogli una nuova identità composta da storia e contemporaneità.
Il progetto si inserisce nelle pieghe della soglia perimetrale, creando un ritmo dinamico di vuoti e pieni. Questo contrasto valorizza le strutture antiche, e stabilisce anche un dialogo vivace tra gli spazi, arricchendo l’esperienza visiva e percettiva del luogo.
L’intervento è leggibile e identitario: per questo vengono utilizzati materiali riflettenti che permettono di valorizzare e riflettere il contesto circostante, creando un gioco di specchi che integra il paesaggio e le architetture preesistenti in un’unica, fluida esperienza visiva.
Le rovine diventano nuovamente fruibili grazie all’inserimento di nuove funzioni interne alle strutture esistenti. Anch’esse si innestano nel nuovo percorso, permettendo ai visitatori di esplorarle da diverse prospettive, offrendo una continua scoperta del sito attraverso punti di osservazione privilegiati.
Il progetto valorizza il rapporto con il paesaggio circostante, dando particolare importanza al fronte aperto verso valle. Questo approccio non solo massimizza la fruizione delle viste panoramiche, ma integra il sito nel contesto naturale, stabilendo una connessione visiva e emozionale con il territorio circostante.
Tutto il programma funzionale si innesta sul perimetro: la reception semi-ipogea segna discretamente l’accesso al programma funzionale e dei flussi; i moduli abitativi sono posizionati nella porzione del sito verso valle; i servizi sono micro-elementi innestati sul percorso con matericità in linea a quella del sistema delle percorrenze; Il cinema è un frame effimero contenuto nelle rovine in connessione con il percorso. Gli spazi collettivi sono aperti e possono essere convertiti per attività pubbliche, conferenze, racconti, esperienze didattiche.