Padiglione “La terra all’altalena”

LUOGO:
Milano
COMMITTENTE:
Associazione “La terra e l’altalena”
TIPOLOGIA:
Padiglione, installazione
ANNO:
2018
STATO:
Realizzato
TEAM:
Claudio Tombolini, Cristiana Antonini, C28, Ofis

Il Progetto “La terra e L’altalena” nasce dall’iniziativa di tre studi di architettura: Ofis Architects di Lubiana, C28 Collaboratorio di progettazione con sede a Fabriano, e C+C srl con sede a Tolentino (oggi confluito in ORA Ingegneria e Architettura) che si sono costituiti in Associazione no-profit (Associazione “La Terra e l’Altalena”).

“La Terra e l’Altalena” vuole servire da supporto al più ampio progetto denominato “Il cammino nelle terre mutate” un progetto di turismo lento nei luoghi colpiti dal sisma, i cui obiettivi generali sono quelli di favorire il rilancio economico e sociale dei territori colpiti dal sisma, stimolare la collaborazione tra enti, aziende e associazioni territoriali, coordinare proposte di sviluppo sostenibile.

La presentazione del progetto è avvenuta in occasione di Inhabits – Milano Design City, una mostra all’aperto nel cuore di Milano sulle case e le città del futuro tra nuove tecnologie e questioni ambientali, che si è tenuta a Milano dal 17 al 22 Aprile 2018 in occasione della Milano Design Week.

Il padiglione presentato a Inhabits, progettato in collaborazione tra i tre studi promotori dell’iniziativa, genera la propria forma partendo dalla tipica linea di landscape dei territori che rappresenta, e allo stesso tempo allude alla rappresentazione grafica delle scosse sismiche che ne hanno cambiato per sempre la conformazione attuale e l’evoluzione futura.

Il padiglione è disegnato per diventare anche spazio di sosta e condivisione, grazie a punti in cui esso stesso diventa occasione di seduta, di riposo e confronto. Inoltre, attraverso l’utilizzo di alcuni smart tag leggibili tramite il proprio smartphone, diviene strumento per esperienze immersive grazie a video e contributi grafici di vario tipo che raccontano storie dalle “terre mutate”. La realizzazione, interamente effettuata con materiali riciclati e a loro volta di nuovo riciclabili, è stata possibile grazie ad una operazione di crowfunding e di collaborazione a vari livelli di alcune importanti aziende del territorio (iGuzzini, Gagliardini, Effettoluce, Bernabei parquet, Tardini, Laboratorio linfa), ed ha ottenuto il sostegno della Regione Marche, dell’Università Politecnica delle Marche e dal Rotary Club della città di Fabriano.