L’intervento riguarda il progetto architettonico e strutturale relativo alla demolizione e ricostruzione dell’attuale mercato coperto di Cingoli. Il futuro edificio conserverà la funzione di mercato coperto al piano terra, e vedrà l’aggiunta degli uffici del COC, situati sia al piano terra che al piano primo.
L’obiettivo di progetto è quello di creare uno spazio pubblico disegnato per favorire momenti di aggregazione collettiva; i percorsi pubblici che da via della Portella e in generale dal centro Storico si indirizzano verso il lotto confluiscono nella piazza pubblica situata all’ingresso del mercato coperto.
Il nuovo organismo, seguendo la conformazione planimetrica del lotto, si articola su due livelli: la differenza di quota ai due estremi viene sfruttata per creare una piazza ribassata all’imposta del fabbricato. Dalla stessa quota di attacco parte una rampa pedonale che costeggia l’elevazione del piano primo fino a condurre a una terrazza pubblica panoramica, che affaccia sulle mura e sulla vicina area verde.
La grande piastra di quota zero ha forma irregolare e accoglie tutti gli spazi a destinazione commerciale. Il piano primo invece, ha forma lineare e si sviluppa parallelo alla via carrabile che corre sul lato lungo del lotto. Il disegno della pianta, è fatto di spezzate che ricercano dinamicità nel disegno degli spazi; allo stesso modo, l’elevazione del blocco uffici non ha una copertura canonica ma un disegno irregolare delle falde.
Il ritmo della facciata alterna i pieni della parete tamponata alla trasparenza delle grandi aperture, proponendo un’immagine di transizione tra l’edificato meno recente e l’intervento contemporaneo. Il trattamento cromatico propone colorazioni in linea con i toni delle vicine mura cittadine.
Le caratteristiche architettoniche si sposano inoltre con quelle impiantistiche, fino a produrre un edifcio “nZeb”, a consumo zero. Il fine ultimo è quello di creare un nuovo polo aggregativo per la Comunità locale, proponendo un edificio rispettoso dell’ambiente e del contesto storico in cui si inserisce, senza rinunciare però all’utilizzo delle tecnologie più avanzate così come ai paradigmi dell’architettura contemporanea.